sabato 13 giugno 2020

LA PUBBLICITA' DELLE MACCHINE DA CUCIRE

L'obiettivo di questo post è completare il discorso pubblicitario cominciato nello step #05 presentandovi qualche elemento pubblicitario di una categoria tessile non ancora citata su questo blog: la cucitura a macchina!

Partiamo in casa, con l'italiana Necchi e i suoi manifesti  quasi monocromatici; oltre a quello riportato qui sotto, erano anche blu, neri e arancioni.

La pubblicità della Necchi


Abbiamo anche trovato per voi uno spot pubblicitario





Proseguiamo con quello che forse è il nome più famoso nell'ambito delle macchine da cucire: Isaac Merrit Singer


Un manifesto italiano

Ed uno più storico







LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

In questo breve post riportiamo le date significative della rivoluzione industriale per il settore tessile.
La fonte principale è il corso "Storia della Tecnologia" del Politecnico di Torino del Prof. V. Marchis


  • 1589 invenzione della "Metier a bas" di William Lee
  • 1730 Kay inventa la spola volante 
  • 1733 breveto della spola volante 
  • 1740 Lewis Paul fila a macchina il cotone
  • 1748 Lewis Paul brevetta la cardatrice meccanica
  • 1750 impiego della spoletta volante per il cotone
  • 1760 ampia diffusione della cardatura nel Lancashire
  • 1764 Hargreaves inventa la spinning Jenny a 8 fusi 
  • 1769 Arkwright brevetta il filatoio idraulico per il cotone
  • 1770 Hargreaves brevetta la Jenny a 16 fusi
  • 1770 comparsa delle prime cardatrici a motore nello Yorkshire
  • 1779 Crompton inventa il filatoio intermittente (mule jenny) unendo la Jenny e il filatoio idraulico
  • 1784 la Jenny raggiunge i 24 fusi
  • 1785 scadenza del brevetto di Arkwright e conseguente diffusione del telaio idraulico
  • 1785 primi telai a vapore ad opera di Watt e Boulton
  • 1787 prime esperienze di telai automatici (senza tessitore)
  • 1790 nuove fibre tessili quali lana e lino ai telai
  • 1791 prima rivolta operaia dovuta alla riduzione della domanda di lavoro
  • 1800 la Jenny raggiunge i 120 fusi
  • 1805 Jacquard inventa il telaio a schede perforate
  • 1812 il fabbisogno tessile inglese è soddisfatto da solo 2400 filatoi (aumento esponenziale produttività)
  • 1820 diffusione del Power Loom
  • 1830 la diffusione delle recenti tecnologie diventa irreversibile
  • 1835 l'occupazione nelle fabbriche è così ripartita: 14% bambini, 48% donne, 13% ragazzi sotto i 18 anni, 25% uomini
  • 1850 prime regolamentazioni sugli orari di lavoro per le varie fasce di età


martedì 9 giugno 2020

STEP #25 UNA SINTESI

Il nostro percorso di ricerca sul Tessere ha raggiunto la conclusione e in questo post vogliamo concentrare tutti gli aspetti più salienti di questo interessante esperimento.

Abbiamo cominciato definendo il termine ricercandone anche l’etimologia, questo perché per la piena comprensione di un concetto è necessario aver ben compreso i significati dietro al suo nome e il contesto in cui si è formato. Per fissare le idea sulla materia abbiamo costituito un’abbecedario tecnico, una mappa concettuale e un elenco cronologico della rivoluzione industriale tessile.

La nostra indagine è proseguita in ambito storico ripercorrendo tutte le tappe evolutive: siamo partiti dall’antichità e il periodo Medievale e rinascimentale; e abbiamo dedicato molti post alle invenzioni moderne: dai telai settecenteschi e ottocenteschi sino alle nuove fibre novecentesche; e con due tematiche contemporanee: il Covid-19 e la cronaca, ovviamente in ambito tessile. Abbiamo concluso con la ricerca di un “protagonista”, o meglio un testimonial che più fosse stato il più significativo nel nostro ambito di ricerca.

Un altro nucleo fondamentale del nostro percorso è stato quello artistico: abbiamo parlato dei miti classici di Penelope nell’Odissea e del mito del Minotauro; in ambito figurativo abbiamo osservato l’opera di Bassano (Penelope) e abbiamo anche osato una nostra interpretazione e una storia del tessere. Sempre in ambito letterario ci hanno accompagnato Giovanni Boccaccio e Giovanni Pascoli a rappresentare la narrativa e la poesia. Infine nel cinema e nella pubblicità è stata ricercata, con spirito artistico, quella componente creativa legata al nostro verbo.

Essendo il tessere un termine tecnico non potevamo non considerare l’aspetto scientifico affrontando alcune principali tecniche di lavorazione e i loro prìncipi fisici; in seguito la seta, uno dei grandi materiali protagonisti. Ci siamo anche interessati a ricercare i brevetti di alcune innovazioni dell’epoca industriale. Anche in ambito scientifico ci abbiamo messo la nostra modesta creatività immaginandoci un progetto realizzabile in futuro con la sua relativa locandina esplicativa.

STEP #24 UNA MAPPA CONCETTUALE


In questo post vogliamo presentare una mappa concettuale del tessere nei suoi concetti principali e i loro collegamenti.





STEP #23 UNA PROMOZIONE DI PRODOTTO




Questa potrebbe essere la locandina informativa del progetto da noi inventato:





Il file è stato creato con l'applicazione Canva, disponibile gratuitamente e con funzioni Pro.

sabato 6 giugno 2020

STEP #22 UN'INVENZIONE FUTURA


Nello step odierno ci è stato proposto di pensare ad un progetto, un'invenzione futura (perché non ancora realizzabile) ma prossima, ovviamente nel nostro amato ambito tessile: vogliamo così presentarvi il nuovo sistema I.P.S. (Impact Prevent System).

LA TECNOLOGIA I.P.S. A SERVIZIO DELLA SICUREZZA 

 La nostra idea consiste in una totale rivoluzione nella progettazione del vestiario, indirizzato prima al campo professionale e in seguito anche negli abiti comuni: l'idea in sintesi è la concezione di un indumento che possa proteggere il suo indossatore in caso di cadute da altezze pericolose o, per gli utenti deboli della strada, a seguito di un incidente stradale; la protezione della persona avviene tramite la trasformazione dell'abito stesso in un air bag di concezione simile a quello motociclistico.                        Ovviamente vi sono alcune difficoltà che non permetterebbero ancora a questa idea di essere realizzabile o meglio, pratica. Questo  perché, per fare un esempio, gli airbag tradizionali richiedono un considerevole volume anche da ripiegati, spazio che non potrebbe essere ovviamente allocato in nessun abito senza renderlo una tuta spaziale, inoltre l'idea in questione è concepita come uno standard tessile adottabile da una qualsiasi azienda più che voler essere un particolare prodotto.

L'IDEA NEL DETTAGLIO

Passiamo ora ad una descrizione del progetto con il fine di illustrare tutte le componenti del sistema.
Il principio è similare a quello degli airbag per motociclisti
Come abbiamo accennato in precedenza le fibre che compongono l'abito sono l'airbag stesso e quindi si tratta non di un meccanismo piazzato dentro, ma è il tessuto stesso il dispositivo gonfiabile (in condizione normale non è possibile distinguere i due lati perché uniti da diverse cuciture in grado di lacerarsi quando avviene il gonfiaggio). Bene ora che abbiamo il cuore ci servono degli accessori ci permettano di attivarlo al momento giusto: in primo luogo l'abito sarebbe equipaggiato con un set di sensori quali accelerometri e giroscopi, posizionati nelle zone di cucitura per non arrecare disagi e comunque in zone tali da riuscire ad interpretare i dati raccolti e se quindi stia avvenendo una caduta o un'impatto con un veicolo. Sempre lungo le cuciture, (in vari punti per bilanciare i pesi) dobbiamo allocare diversi mini serbatoi contenenti un gas compresso che possa gonfiare l'air bag. Questi ausili richiedono alimentazione la quale potrebbe provenire da pile a moneta per la sensoristica e i
Un'airbag motociclistico in funzione
serbatoi o una piccola batteria (dimensione massima un power bank),  anche il microprocessore addetto all'analisi dei dati avrebbe bassi consumi da permettergli di essere alimentato a pile; quest'ultimo potrebbe anche essere sostituito da una semplice antenna bluetooth che permetta, una volta collegato lo "smart-cloth" allo smartphone, di delegargli le richieste di calcolo. Infine un banalissimo switch analogico armerebbe/disattiverebbe il sistema, in modo da evitare involontarie ed inutili attivazioni quando l'abito non è indossato.

BREVE ANALISI DI IMPIEGO

Il sistema quindi potrebbe essere implementato su qualsiasi design e quindi marca e stile con la sola limitazione dell'impiego di una fibra capace di tale sforzo (vedi paragrafo dopo), per ovvie ragioni l'indumento civile più indicato è il cappotto (anche perché il sistema è concepito per non pesare più di 2-3 kg, peso più accettabile su un indumento pesante) così da estendere l'airbag anche al cappuccio offrire una protezione per il collo. Per quanto riguarda l'ambito professionale la cui sola priorità delle giacchette  è la funzionalità e la sicurezza si avrebbe più margine di peso (quindi "invasività" del sistema) e quindi un hardware più potente ed efficace.
 Alcuni esempi pratici di intervento del sistema I.P.S. sono:
- caduta accidentale da altezze pericolose (operatori)
- investimento di un pedone o di un mezzo a due ruote: l'accelerazione dell'impatto è rilevata e permette di azionare l'airbag prima di raggiungere il suolo riducendo la violenza totale dell'incidente fino al 50% e circa fino all'80% della forza d'impatto col terreno.
- caduta da mezzi a due ruote a seguito di incidenti stradali

TECNOLOGIE NECESSARIE

Una fibra nuova
Per  prima cosa sarebbe necessaria una fibra con proprietà fisiche singolari: essa dovrebbe essere estremamente leggera ed elastica ma abbastanza resistente per resistere senza squarciarsi nel momento del gonfiaggio; questo per tessere una trama molto fitta e quindi compatta, ma nel momento cruciale deve potersi stirare notevolmente mantenendo comunque durante l'espansione massima una distanza tra le singole fibre sufficiente per riuscire a contenere il gas immesso per qualche secondo prima di sgonfiarsi in maniera significativa.

Efficienza energetica
Altra necessità riguarda l'efficienza energetica dei vari dispositivi in dotazione, ovviamente dovrebbero avere un consumo veramente ridotto onde evitare di dovere cambiare pile ogni settimana/mese.

Compressione sicura
Il gas, per quanto ripartito su diversi serbatoi, rimane altamente pressurizzato e quindi richiede che le mini bombole siano a prova d'urto mantenendo sempre un peso ridotto







lunedì 1 giugno 2020

STEP #21 UN BREVETTO


La creatività è il maggior propulsore del progresso umano, ciò detto essa è una caratteristica innata concessa a pochi; pensare fuori dagli schemi, in maniera non imitativa, è la via per scoprire nuove realtà costituendo un primato nell'ambito di studio. Che si abbia "innovato" per caso o a scopi lavorativi, la risposta materiale della società è il denaro; l'idea diventa una tua proprietà intellettuale e, qualsiasi sviluppatore voglia servirsene per i propri progetti deve al creatore una quantità di denaro per utilizzare tale idea. Il brevetto nasce a tutela di questo meccanismo, in particolare del creatore: registrando un brevetto tramite un ufficio brevetti, si chiarisce inequivocabilmente di essere i primi ad aver pensato a quel certo progetto e dunque di essere meritevoli dei cosiddetti "diritti d'autore", ma tralasciando l'aspetto economico (che comunque decade dopo i 20 anni) i brevetti sono un'interessante fonte storica. Nello step di oggi andiamo a servirci del servizio Google patents, che registra a livello internazionale moltissimi brevetti e li mette alla libera consultazione del pubblico.

TELAIO JACQUARD
Parlando di tessile non potevamo non citare il leggendario telaio automatizzato Jacquard, il brevetto di questo particolare modello è registrato in merito a un telaio (automatico ovviamente) per la tessitura di tappeti da E. Bigelow, e risale al 23 ottobre del 1849.
Pagina Google Patents:https://patents.google.com/patent/US6806A/en
PDF :https://patentimages.storage.googleapis.com/b9/ca/b4/4375fe62e855d2/US6806.pdf








SPOLETTA DI HARGREAVES

Riportiamo anche il brevetto della spoletta volante depositato da W. Hargreaves nel 1890








LA PUBBLICITA' DELLE MACCHINE DA CUCIRE

L'obiettivo di questo post è completare il discorso pubblicitario cominciato nello step #05  presentandovi qualche elemento pubblicitari...